Sism 
     Società Italiana di Storia Militare

  ARCHIVIO FOTOGRAFICO

(Si ringrazia il Socio Elio Susani per le fotografie e il testo di questo articolo) 




LA COMANDANCIA DELLE FAR nella CENTRAL AUSTRALIA di Jaguey Grande.

La Central Australia è stato uno degli zuccherifici più grandi ed importanti di Cuba per decenni. E' diventato un sito storico da quando divenne la sede temporanea del Comando delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR) di Cuba nel pomeriggio del 17 aprile 1961, mentre era in atto il tentativo di invasione del corpo di spedizione mercenario, sostenuto dagli USA, nei pressi della Baia dei Porci sulla costa meridionale del paese. (Vedi il testo principale). Lo decise Fidèl Castro che, anche contro il parere di buona parte del suo Stato Maggiore, intese recarvisi per dirigere personalmente le operazioni militari non appena fu chiaro che la presa di terra a Playa Giròn da parte del contingente invasore non preludeva ad altri successivi sbarchi altrove.

Situata a Jaguey Grande, un piccolo centro rurale una settantina di chilometri a nord di Playa Giròn, nei pressi di uno svincolo autostradale della Carretera Central che attraversa Cuba da ovest a est, oggi la Central Australia ha terminato la sua attività di zuccherificio da almeno una decina di anni. L'originale grande ciminiera di cemento torreggia ancora. Buona parte dei suoi capannoni ricovera materiali vari, ed esiste un piccolo stabilimento di falegnameria, ma indubbiamente l'edificio più importante è rappresentato dalla vecchia palazzina centrale del complesso, molto ben restaurata recentemente e resa un Museo memoriale relativo ai fatti di quei cruciali giorni dell'aprile 1961. Nel sito è tutt'ora mantenuto visitabile lo scalo merci ferroviario adibito un tempo al trasporto della canna da zucchero e del prodotto finito. Per l'interesse e l'ammirazione dei turisti in visita esiste ancora, perfettamente funzionante, una vecchia vaporiera Henschel & Sohn (tedesca) del 1913. Esemplare unico oggi al mondo, viene movimentata per un paio di chilometri trainando qualche vecchio vagone, a fini attrattivi. Il vostro affezionato scrivente, dietro compenso traducibile in cameratesca bevuta, ha persino indotto i due simpatici macchinisti a consentirgli la presa dei comandi della locomotiva per qualche attimo. Assicuro che una piccola ustione alle dita è valsa l'emozione. L'ingresso al Museo costa 2 cuc, cioè meno di 2 euro, e per i cubani è gratuito. Versando un ulteriore cuc si ottiene il permesso di fotografare liberamente, esterni ed interni. La prima parte della visita illustra la storia dello zuccherificio, e si prosegue poi per tutto il percorso iconografico ed oggettistico che descrive la storia dei giorni della Battaglia alla Baia dei Porci più o meno con lo stesso metodo usato al Museo di Playa Giròn. (Vedi il testo principale). Senza alcun dubbio il cuore della visita, guidata dalla simpatica direttrice Olga Lidia Càrdenas, è rappresentato dagli uffici che Fidel Castro, proveniente da L'Avana, si riservò come propria sede di comando in quei fatidici momenti prima di recarsi direttamente al fronte a bordo di un carro armato. Sono conservati come cimeli nei medesimi luoghi dove erano, tra gli altri, le scrivanie ed i telefoni usati nel comando operativo. Accanto alla palazzina museale sono raccolti i resti dell'aereo B-26 Invader appartenente alle forze d'invasione che durante la battaglia era stato abbattuto dalla mitragliera quadrinata antiaerea oggi custodita nel museo. Ai comandi dell'aereo due piloti statunitensi, Leo Francis Berliss e Thomas Williard Ray i cui cadaveri con i relativi documenti personali sono stati conservati congelati per ben 18 anni in obitorio, a prova del coinvolgimento diretto di personale USA nell'operazione militare. Il governo degli Stati Uniti ha sempre inteso negare l'evidenza, ma intervennero incontri, riconoscimenti ed accordi diretti tra le famiglie dei due caduti ed il governo cubano, che infine dopo tanti anni restituì formalmente le salme ai parenti dei caduti. La vicenda è documentata nel percorso museale.

 

In un vano del memoriale esiste una teca dove sono in mostra alcune istantanee originali che ritraggono un giovane Fidel Castro, in calzoncini corti con cinturone e pistola (una Colt Government '45 1911A1), in visita nelle case dei campesinos e degli operai di Jaguey Grande e della località di El Caletòn, vicino a Playa Larga, appena dopo la vittoria della rivoluzione. Era la primavera del 1959, e le fotografie sono poco conosciute. Un lavoro accurato di riproduzione mi consente di poterle pubblicare qui per la SISM.

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Legenda per le fotografie :

Nell'ordine, le immagini evidenziano gli esterni della Central Australia, con la grande ciminiera, lo scalo ferroviario, la palazzina centrale con l'ingresso. Seguono alcuni pannelli illustrativi e le immagini che mostrano gli uffici utilizzati da Fidel Castro. Il resti dell'aereo B-26 abbattuto e la mitragliera antiaerea usata nella circostanza. La rassegna fotografica si chiude illustrando la vecchia locomotiva tedesca del 1913 ai comandi del vostro affezionato, e le foto inedite di Castro a Jaguey Grande nel 1959.

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